Uno dei capi di abbigliamento che nella stagione calda si condivide di più nei gruppi creativi è la tipica maglia estiva traforata, realizzata con tanti punti diversi, con un risultato finale geometrico fantastico.
Chiaramente ne esistono di tanti tipi, da quelli che usano forme poligonali, a trame un po’ più complesse, ma quest’oggi vorrei proporti un progetto veramente facile, che ti permetterà di realizzare il gilet June Romantic traforato con effetto luce.
Lo schema scritto è preso dal canale YouTube Crochet Romance di Lisa, dove viene presentato in tre video tutorial sia per mancini, che per destrorsi. Nonostante a guardarlo si vedano tanti motivi differenti, non ti devi preoccupare perché si tratta di un progetto semplice, che sicuramente non annoia nella sua lunghezza.
La lavorazione è composta sostanzialmente da due pannelli lavorati all’uncinetto, che poi vengono uniti insieme, dando la tipica forma del capo di abbigliamento.
Per prendere le misure ti basterà usare come riferimento un gilet che già possiedi, oppure una maglia che ti calzi comodamente.
Il filato utilizzato è il Canna da Zucchero Lux, viscosa dall’effetto seta con un filo sottile di lurex per conferire maggiore lucentezza. Nel nostro shop lo puoi trovare anche in versione basica, sempre in tinta unita, che comunque conserva la sua naturale brillantezza grazie alla mercerizzazione.
Ma se questo filato non ti piace oppure desideri un effetto più sfumato, puoi sempre optare per altre valide alternative:
-Poiano, 100% bambù, venduto in grosse cake da 200gr, sempre in tinta unita, ma dai colori effetto retrò.
-Good Cotton di Miss Tricot Filati, 100% cotone per chi ama colori brillanti e accesi, oppure desidera abbinarne diversi nello stesso progetto.
-Only Lino di Miss Tricot Filati che, come suggerisce il nome, è composto da viscosa di lino riciclata, per un risultato resistente, freschissimo e adatto ad ogni stagione.
-Fra le proposte sfumate ti suggeriamo Gustoso di Silke, 100% cotone con colori effetto spray, per un risultato decisamente frizzante!
-NOVITÀ Malindi Color di Miss Tricot Filati, puro cotone gasato, che in sé racchiude tutte le tonalità della famosa meta turistica, per portare l’estate sempre con te.
Chiaramente, nel nostro negozio ci sono tanti altri filati, fra cui puoi scegliere: l’unica cosa a cui bisogna fare attenzione è la resa di ciascuno per determinarne la corretta quantità.
Per il gilet June Romantic Lisa ha utilizzato 6 gomitoli di Canna da Zucchero Lux per una tg M; lei stessa suggerisce una cake in meno per una S e un paio in più per una L.
In ogni caso, ti consigliamo di dare un’occhiata a questo articolo se dovessi avere delle difficoltà nei calcoli giusti.
Ma ora passiamo al progetto! Ricorda che ti serve un uncinetto n 3,5 – 4 a seconda della morbidezza di lavorazione e dello spessore del filato.
Legenda
Avv = avviare
Lav = lavorare
Cat = catenella
Mb = maglia bassa
Ma = maglia alta
Dma = doppia maglia alta
Tma = tripla maglia alta
Sep = separazione
Arc = archetto
*…* = motivo da ripetere
Procedimento
-avv tante catenelle quanta è la larghezza della maglia campione, aggiungendo poi altri 10 cm. Attenzione: segna questo numero di cat perché ti servirà per il secondo pannello!
-R1: 1 cat, entrare nella seconda cat dall’uncinetto con una mb, 1 mb per ogni cat
-R2: 5 cat (sarebbe 1 ma + 2 cat), voltare ad ogni riga, *salt 2 m, 3 ma chiuse insieme da chiudere con 1 cat, 2 cat*. Alla fine della riga ognuna si troverà un avanzo differente e bisogna gestirsi di conseguenza, facendo attenzione a non diminuire le maglie. Nel caso di Lisa, c’erano 5 mb, quindi ha fatto l’ultimo gruppo di ma chiuse insieme dopo aver saltato 2 mb, 1 cat e 1 ma finale.
-R3: 1 cat, 1 mb sopra ogni cat e ogni gruppo di ma fino a fine riga. Ricorda che all’inizio del giro precedente c’erano 5 cat, che fungevano da 1 ma + 2 cat!
Ripetere ancora una volta R2 e R3.
-R4: 3 cat (sarebbe 1 ma), 1 ma in ogni mb.
-R5: 3 cat, 1 ma nella successiva, *3 cat, salt 2 m, 1 mb, 3 cat, 1 mb, 3 cat, salt 2 m, 1 ma*. A fine riga Lisa aveva 3 m avanzate, perciò ha fatto 2 cat e 1 ma finale.
-R6: 3 cat, lavorate per come si presenta la fine della riga precedente. Lisa, infatti, ha aggiunto altre 2 cat e 1 ma sopra alla ma. Se invece hai già l’archetto delle mb, cominci subito la lavorazione del secondo giro di trama: *2 cat di separazione (in corrispondenza di quelle della riga precedente), 4 ma nell’arc delle mb, 2 cat, 1 ma sopra alla ma*.
-R7: 3 cat, *2 cat di sep, 1 ma sulla seconda e sulla terza ma del gruppo da 4, 2 cat, 1 ma sulla ma*.
-R8: 3 cat, 1 ma su ogni cat e ma.
-R9: 1 cat, 1 mb sopra ogni m.
Ora bisogna ripetere i due motivi, perciò dalla R2 a R8, raggiungendo così la R16.
Ti consiglio di iniziare subito con l’altro pannello utilizzando un altro gomitolo, per non dimenticarti dei punti a fine riga sistemati sul momento, tenendo anche conto del fatto che fino ad un certo punto il davanti e il dietro sono identici.
-R17: 5 cat, 2 ma chiuse insieme nella m successiva, *3 cat, salt 3 m, 1 mb, 3 cat, salt 3 m, 2 ma chiuse insieme + 3 cat + 2 ma chiuse insieme nella stessa m*. A fine riga Lisa aveva 3 m, perciò ha fatto 2 ma chiuse insieme, 3 cat, salt 2 m, 2 ma chiuse insieme per terminare.
Nelle righe da 18 a 21 compresi si ripete lo stesso motivo, ma invertendo le maglie. Per intenderci meglio, riportiamo solo la riga 18.
-R18: 1 cat, 1 mb sull’arc delle 3 cat, *2 ma chiuse insieme + 3 cat + 2 ma chiuse insieme sulla mb successiva, 3 cat, 1 mb sull’arc del gruppo di ma successivo, 3 cat*. Alla fine, Lisa ha fatto un gruppo di ma chiuse insieme sopra la mb.
Adesso passiamo direttamente alla riga 22.
-R22: 3 cat, proseguire solo con ma, facendone 3 nell’arch di ma chiuse insieme, 2 ma sulle altre cat di separazione, 1 ma su ciascuna mb.
-R23: 3cat, lav solo ma.
-R24: 6 cat, *salt 2 m, 3 tma chiuse insieme nella m successiva, 2 cat*. Terminare con 1 tma nell’ultima m.
-R25: 1 cat, 3 mb in ogni spazio di 3 cat, saltando i gruppi di tma chiuse insieme. Se ad inizio riga ti ritrovi con 1 o 2 cat di separazione, lav 1 o 2 mb sopra di esse. Alla fine, ti ritroverai con le 6 cat della riga precedente: 1 mb sopra l’ultima cat e 1 mb nella quinta cat.
A questo punto, le righe 26 e 27 sono entrambe solo con ma, mentre la riga 28 ha tutte mb.
Siamo giunte all’ultimo motivo a goccia, che terminerà il lavoro, ma bisogna fare attenzione perché è l’unico soggetto a diminuzioni, in relazione agli scolli. Quindi, partiamo spiegando come si fa la trama e su quante righe si sviluppa, poi passiamo alla parte un pochino più complessa.
Questo punto va lavorato fino a quando non raggiungi l’altezza del tuo scalfo manica; Lisa, che ti ricordo ha lavorato una tg M, ha fatto 6 gocce complete in verticale prima di cominciare le diminuzioni.
-R29: 4 cat, salt 2 m, *4 ma nella stessa m, 1 cat, salt 2 m, 1 ma, 1 cat*. A fine riga bisogna sempre gestire le m: Lisa prima dell’ultimo gruppo di ma ha saltato 3 m, invece di 2, sempre con 1 cat di sep, poi ha salt ancora 3 m con 1 cat e ha lav 1 ma finale.
-R30: 3 cat, l’inizio riga dipende un po’ da come hai terminato la precedente, ma ricorda che sopra alle 4 ma, bisogna lav su ciascuna 1 ma che verrà poi chiusa insieme alle altre, formando così il motivo a goccia; sopra alle ma singole bisogna lav 1 ma e fra i gruppi e le ma singole si realizzano 2 cat di separazione. Si termina con 2 cat e 1 ma nella terza cat.
Come già anticipato, da qui in poi bisogna semplicemente ripetere il motivo che si sviluppa in due righe fino alla tua altezza scalfo manica, facendo attenzione a spostare la goccia, per creare una sorta di scacchiera.
In altre parole, sopra alla goccia lav 1 ma e sopra alle ma singole lavorare il gruppo di 4 ma, separando le due lavorazioni con 1 sola cat. Attenzione: come nella riga 30, nella riga successiva le cat di separazione saranno 2 e le 4 ma saranno chiuse insieme.
Ecco arrivate al punto dello scalfo, dove iniziano le diminuzioni.
-RD1: 1 cat, voltare sempre, salt 1 motivo a inizio e a fine riga con mbss fino allo spazio prima della goccia, 3 cat, 1 ma sopra alla goccia e proseguire con la lavorazione secondo le righe precedenti. A fine riga, dopo l’ultima ma sulla goccia, farne un’altra sulla cat successiva.
-RD2: 3 cat, lavorare una riga di ritorno per completare il motivo, quindi senza fare diminuzioni.
Ripeti queste due righe di diminuzione un’altra volta.
Fino a qui il davanti e il dietro del lavoro hanno avuto lavorazioni identiche, ma ora ci dobbiamo occupare della scollatura, che chiaramente sul davanti dovrà essere più profonda. Quindi, prima di iniziare la terza diminuzione sul davanti andiamo a calcolare quante gocce saranno contenute nello scollo centrale, tenendo conto del fatto che la prima e l’ultima ai lati della riga verranno tolte con la diminuzione.
Lisa, per esempio, si è ritrovata con 13 gocce totali sulla riga: 2 sono andate via con la diminuzione e 5 centrali sono state usate per lo scollo. Per orientarti meglio, ti consiglio di utilizzare dei mercapunti per segnare il tutto.
Adesso che hai segnato i moduli centrali, puoi iniziare la terza diminuzione sulla destra come le precedenti, fino a raggiungere il primo marcapunti dello scollo, che sarà posizionato sopra una ma singola. Dunque, al posto di fare il gruppo di 4 ma, lav 1 ma che racchiuda la prima parte della riga (sarebbe la spalla).
Proseguire con una riga di ritorno, poi alzarsi con altre righe del motivo senza diminuzioni, secondo quanto richiesto dalla tua taglia. Lisa ha fatto due gocce intere e una mezza in verticale prima di terminare questa parte della spalla.
Passiamo ora all’altra parte della riga a sinistra vicino allo scollo, che nel frattempo era rimasta in sospeso. Questa volta per iniziare a lavorarla, non partire dall’esterno, ma dalla parte interna su cui è attaccato il marcapunti, per rendere la rifinitura più professionale.
Lavorare in questo modo: 3 cat sopra alla ma, 1 cat, 1 ma sulla goccia, 1 cat, 4 ma sopra alla ma e proseguire con il motivo, ricordandosi di diminuire a fine riga con 1 ma sull’ultima goccia e 1 ma nella cat successiva.
Ora bisogna continuare in analogia all’altra spalla, con righe di motivo senza diminuzioni fino a raggiungere la misura della taglia.
Il pannello frontale è finito!
Il pannello dietro è un po’ diverso, ma nulla di complicato.
Mi spiego meglio: essendo giunta alla seconda diminuzione, devi ripetere RD1 e RD2 una terza volta, per poi aggiungere altre righe di motivo senza diminuzioni per allungare la schiena fin dove arriva la tua taglia.
Anche qui bisogna fare un piccolo scollo centrale e di nuovo si calcola partendo dal numero di gocce totali per riga. Lisa si è ritrovata con 11 gocce, perciò ha deciso di contare 3 gocce per ciascuna spalla, posizionando i marcapunti dopo di queste sulle singole ma, isolando così lo scollo.
Ancora, quindi, partiamo a lavorare la spalla ricordandoci di fare una diminuzione prima del marcapunti, lavorando 1 ma sulla goccia e 1 ma sulla ma singola. Possiamo già terminare qui con lo scollo, ma se lo desideri più profondo, puoi proseguire senza diminuzioni, ricordandoti di lasciare l’ultima riga di motivo a metà per farlo ricongiungere con quello del pannello frontale.
Ricorda che, come per la parte davanti, anche in questo caso sarebbe meglio iniziare a lavorare l’altra spalla partendo dall’interno.
Terminato anche il pannello anteriore, non ti resta che cucire entrambe le parti, facendo combaciare i rispettivi punti e usando il metodo che più ti piace, che sia con ago e filo o maglie bassissime.
Il tocco finale è il bordino, da ripetere in ogni apertura del lavoro, possibilmente agganciandosi in zone che poi risulteranno invisibili.
Prosegui così: agganciati in un punto qualsiasi, 1 mb, *cerca di saltare circa 3 m, 7 dma nella quarta, salt circa 3 m, 1 mb* e così via, cercando di gestirsi con le maglie a fine riga.
Ora il tuo gilet June Romantic è finalmente finito, pronto per essere sfoggiato durante la primavera oppure in una fresca serata estiva!
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Alla prossima!
Julia Volta - blogger, articolista ed editor freelance, con la passione per la scrittura e la lettura fin dall'infanzia. Hai bisogno di qualcuno che scriva gli articoli per te? O di una correzione prima di pubblicare? Contattami all'indirizzo julia.illibroritrovato@gmail.com. Il primo articolo di prova fino a 1000 parole è gratuito!
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