
Quando parliamo di uncinetto per bambini la prima cosa che ci viene in mente sono i progetti legati a questa fascia di età: una copertina neonato da regalare ad una neomamma, un cardigan per il nipote, il set cappello e scaldacollo per iniziare la scuola con la giusta protezione, solo per fare qualche esempio.
Ma in questo articolo vorrei parlare proprio di uncinetto insegnato ai bambini, un’arte che negli ultimi decenni è stata relegata per lo più alle nonne o mamme, ma che pian piano si sta riscoprendo anche nelle fasce più giovani, come gli adolescenti, o persino i piccini!
Ricordo che qualche anno fa Lisa aveva organizzato un corso di maglia di presenza, per insegnare i punti base e imparare a fare insieme progetti semplici, ma molto utili. Al corso erano presenti anche due bambine accompagnate dalle mamme che, con grande concentrazione e dedizione, si sono cimentate nella realizzazione di un sottotazza e un copritazza abbinati.
Al di là del desiderio di trasmettere le proprie passioni alle generazioni future, sapevi che queste tecniche manuali possono tornare estremamente utili anche per i bambini? Continua a leggere e ne saprai di più!
Uncinetto per bambini: in Italia si insegnava già a scuola
Fino a qualche decennio fa, l’uncinetto e la maglia erano molto più che semplici hobby: facevano parte della cultura quotidiana e dell’educazione femminile.
Storicamente, infatti, erano tecniche trasmesse all'interno delle famiglie e nelle comunità locali; in ogni casa c’era una nonna o una zia esperta che, seduta vicino al camino o sul balcone in estate, intrecciava fili con gesti sapienti, insegnando alle più giovani.
Nel corso del XIX secolo, con l'istituzionalizzazione dell'istruzione, tali discipline furono formalmente introdotte nei programmi scolastici, soprattutto nelle scuole femminili, con l'obiettivo di preparare le giovani donne alle responsabilità domestiche e all'artigianato.
Durante il periodo fascista (1922-1943), l'educazione delle ragazze enfatizzava fortemente le arti domestiche, includendo maglia, uncinetto e ricamo, come parte della formazione obbligatoria, perché erano visti come strumenti per rafforzare i ruoli tradizionali di genere e promuovere l'autosufficienza domestica. Ma non solo, lavorare a maglia o all’uncinetto era anche un modo per risparmiare: i maglioni fatti in casa duravano anni, i centrini impreziosivano i mobili e ogni coperta all’uncinetto raccontava una storia familiare. Per non parlare dei corredi preparati anni prima per le future spose (mia nonna conserva ancora i suoi ricamati a mano).
Nel dopoguerra, con l'evoluzione dei ruoli sociali e l'emergere di nuove opportunità professionali per le donne, l'enfasi sull'insegnamento delle arti domestiche nelle scuole iniziò a diminuire.
Negli anni '60 e '70, con le riforme educative volte a promuovere l'uguaglianza di genere e a modernizzare i curricula scolastici, molte di queste discipline furono progressivamente eliminate dai programmi ufficiali. L'abolizione formale variava a seconda delle regioni e delle specifiche istituzioni scolastiche, ma entro la fine degli anni '70, l'insegnamento obbligatorio di maglia, uncinetto e ricamo era stato in gran parte abbandonato nelle scuole italiane.
Piccola curiosità: discorso diverso, invece, in altri Paesi europei. Lisa, infatti, racconta che quando frequentava le elementari in Germania (anni ‘90), ogni settimana si svolgeva un’ora di lezione tessile, per imparare le basi dell’uncinetto, del ricamo e della tessitura, per l’appunto.
Le tecniche handmade stanno tornando a scuola?
Anche se le tecniche handmade sono state eliminate dai programmi scolastici, non sono scomparse dalla nostra tradizione (e menomale, aggiungerei!), continuando ad essere tramandate di generazione in generazione, fino al giorno d’oggi, momento in cui stanno tornando alla ribalta fra i giovanissimi.
Negli ultimi decenni, infatti, si è assistito a una riscoperta e valorizzazione dell'artigianato tradizionale, con corsi e laboratori organizzati da associazioni culturali, università della terza età e istituti specializzati, che mirano a preservare e trasmettere queste competenze alle nuove generazioni.
Non solo, mentre decenni fa il ricamo, l’uncinetto e la maglia erano considerate tecniche strettamente connesse all’universo femminile, al giorno d’oggi interessano sempre di più anche gli uomini, dimostrando che di fronte alla passione per l’artigianato non esiste genere, perché tutti possono trarne dei vantaggi.
Progetti come "Coperte per senza dimora" di Sheep Italia collaborano con istituti scolastici di ogni ordine e grado, coinvolgendo studenti nella realizzazione di quadrati di lana assemblati in coperte destinate a persone senza fissa dimora. Anche noi di Filati Romance abbiamo collaborato con loro per donare mattonelle da assemblare.
O ancora, il Politecnico di Milano ha introdotto corsi di alta formazione in Design della Maglieria, che includono moduli dedicati alla maglia a mano e all'uncinetto. Per non parlare delle scuole secondarie e primarie che hanno proposto ai giovanissimi laboratori su base volontaria dedicati all’uncinetto, come quella di Cerro Veronese, raccogliendo anche una discreta adesione, che comprende sia ragazzi che ragazze.
Insomma, a poco a poco si stanno smontando tutti i pregiudizi legati a queste arti antiche, consentendo alle arti manuali di non scomparire sotto il peso delle nuove tecnologie.
Uncinetto per bambini: tutti i vantaggi
Insegnare l'uncinetto e la maglia ai bambini offre una serie di benefici che vanno ben oltre la semplice acquisizione di una nuova abilità manuale. Queste attività tradizionali, spesso associate alle generazioni più anziane, possono diventare strumenti preziosi per lo sviluppo dei più piccoli.
In primo luogo, lavorare a maglia o all'uncinetto migliora la coordinazione occhio-mano e la motricità fine. Maneggiare fili e ferri richiede precisione e attenzione, aiutando i bambini a sviluppare destrezza nelle dita, una competenza fondamentale per molte altre attività quotidiane.
Inoltre, le tecniche handmade insegnano anche la pazienza e la perseveranza. Portare a termine un progetto richiede tempo e dedizione, mostrando ai più giovani l'importanza di impegnarsi per raggiungere un obiettivo. La soddisfazione di vedere il risultato finale aumenta la loro autostima e li motiva ad affrontare nuove sfide.
Sapevi che l'uncinetto e la maglia introducono anche concetti matematici in modo pratico e divertente? Contare i punti, seguire schemi e riconoscere sequenze stimola il pensiero logico e aiuta a comprendere meglio numeri e modelli.
Queste attività possono anche diventare momenti di condivisione familiare. Imparare da un genitore o un nonno crea legami speciali e tramanda tradizioni, rafforzando il senso di appartenenza e continuità. Immagina di mettere da parte lo smartphone con annessa l’ossessione di scorrere freneticamente il feed dei social, per dedicarsi ad un’arte manuale che rilassa e allevia lo stress. La concentrazione richiesta distoglie la mente da preoccupazioni quotidiane, offrendo ai bambini un'opportunità per calmarsi e ritrovare equilibrio.
Incorporare queste attività nella routine dei più piccoli non solo arricchisce il loro bagaglio di competenze, ma contribuisce anche al loro benessere generale, rendendole esperienze preziose e formative.
Vuoi insegnare la tecnica? Ecco da dove iniziare
Insegnare l'uncinetto ai bambini e ai ragazzi può essere un'esperienza gratificante e formativa. Ma da che parte cominciare? La difficoltà maggiore, infatti, penso che stia proprio nel far appassionare all’abilità manuale le generazioni nate nel progresso tecnologico, che hanno una mente più orientata alle risorse virtuali, un pensiero smart e desiderano raggiungere i risultati più velocemente.
Ecco alcuni consigli per introdurre con successo queste arti:
- Scegli strumenti adeguati: utilizza filati di spessore medio e colori vivaci per catturare l'attenzione dei più giovani, come l’Asian, misto acrilico facile da lavorare. Opta per ferri e uncinetti di dimensioni appropriate, preferibilmente in materiali leggeri come il legno o la plastica.
- Inizia con progetti semplici: proponi lavori facili e veloci da realizzare, come sciarpe corte, sottobicchieri o piccoli pupazzi. Questo permette ai bambini di vedere risultati concreti in breve tempo, aumentando la loro motivazione. Per esempio, potresti iniziare dal girasole Sunflower Pot oppure dall’astuccio Purrito Pouch.
- Utilizza risorse didattiche adatte: esistono libri pensati appositamente per insegnare queste tecniche ai più giovani. Nel nostro blog puoi trovare oltre 70 schemi gratuiti che hanno livelli di difficoltà diverse e si possono adattare facilmente anche i principianti.
- Crea un ambiente rilassato: rendi le lezioni momenti di svago, senza pressioni. Permetti ai bambini di esplorare e commettere errori, sottolineando l'importanza del processo creativo rispetto al risultato finale.
- Incorpora giochi e sfide: trasforma l'apprendimento in un gioco, proponendo sfide amichevoli o premi simbolici per obiettivi raggiunti, come completare un certo numero di punti o terminare un progetto.
- Sii paziente e incoraggiante: ogni bambino ha i suoi tempi di apprendimento. Offri supporto costante, celebra i progressi e incoraggia a perseverare anche di fronte alle difficoltà.
Con dedizione e pazienza i tuoi giovanissimi apprendisti saranno in grado di realizzare progetti sempre più elaborati, che contribuiranno a migliorare la sua autostima e il senso di gratificazione personale.
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Alla prossima,
Julia Volta
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