Uno dei motivi più ad effetto nella lavorazione a maglia è quello costituito dalla treccia, con tutte le sue infinite declinazioni e, anche se si può applicare alle principianti, richiede comunque una certa manualità.
Questo perché oltre ai classici ferri, bisogna maneggiarne un terzo che viene definito ausiliario; nei kit dei lavori handmade solitamente puoi trovarlo sotto forma di ferro piegato in plastica o metallo, simile a quelli che vedi nella foto sotto.
La piega serve ad agevolare la lavorazione mentre si tengono delle maglie da parte, che ti assicuro diventa un po’ ostica, soprattutto se si lavora stretto e non si hanno manine da fata come nel mio caso!
Detto ciò, in questa nuova puntata di Punti e Spunti ti mostrerò tre tecniche con punti treccia a maglia che puoi applicare per qualsiasi progetto, spiegandoti la procedura passo dopo passo.
Legenda
Avv = avviare
M = maglia/maglie
Dir = diritto
Rov = rovescio
Treccia classica
Ecco un ottimo punto di partenza se non hai mai provato a fare questo motivo, perché si tratta del modello di treccia più semplice in assoluto.
Tieni presente che l’ampiezza della trama dipende da quante maglie decidi di dedicargli, oltre che la grandezza dei ferri e filato scelti. In questo esempio il numero di quelle lavorate per la parte centrale è 6, ma serve solo per comprendere meglio la tecnica, perché nulla ti vieta di aumentarle o diminuirle per avere una treccia finale più grande o più piccola. Ricorda in ogni caso di mantenere un numero pari.
Per quanto riguarda il numero di ferri, ne servono 8 per completare il motivo, che chiaramente andrà ripetuto nel corso della lavorazione.
Avv 14 m
R1, R3, R5: 1 dir (bordo), 3 rov, 6 dir, 3 rov, 1 dir
R2, R4, R6, R8: 1 dir, 3 dir, 6 rov, 3 dir, 1 dir
R7: 1 dir, 3 rov, passiamo 3 m senza lavorarle sul ferro ausiliario e spostiamolo dietro al lavoro, avendo cura di portare davanti il filo della lavorazione, lavorare le altre 3 m a dir, riprendere le 3 m sul ferro ausiliario per riportarle di nuovo sul ferro di sinistra (tenere il filo di lavoro davanti per evitare che si intrecci). A questo punto lavorare a dir anche queste 3 m, proseguire con 3 rov, 1 dir.
Se la lavorazione ti sembra particolarmente stretta, sappi che è normale!
Quando completi tutte le 8 righe, non ti resta che ricominciare dalla prima e andare avanti fino a completare il tuo progetto.
Multitreccia
Aumentiamo un po’ il livello di difficoltà per riproporti una trama già presentata in un vecchio articolo, in relazione allo schema di una fascia per capelli molto attuale, considerando che mentre scrivo questo articolo ci troviamo in pieno inverno.
In questo caso, invece di avere la classica treccia che ricorda quella dei capelli, abbiamo più linee intrecciate fra loro, per un risultato dall’effetto più sorprendente. Non a caso, infatti, è un modello ampiamente seguito ancora oggi dalle nostre amiche creative, che ci mostrano le loro versioni colorate nel gruppo Facebook.
Per onestà intellettuale, però, preciso che il pattern di riferimento è stato ideato dalla creativa Priscillia del blog Erica and Eleanor, la quale ha deciso di condividere gentilmente con noi la traduzione in italiano.
Di seguito ti riporto lo schema già presente nel blog, tenendo conto che è stato pensato per una fascia, ma puoi applicarlo anche ad un bordo:
Avv 26 maglie
R1 e R5: 3dir, 1 rov, 18 dir, 1 rov, 3 dir
R2, R4, R6, R8: 4 dir, 18 rov, 4 dir
R3: 3 dir, 1 rov, 3 dir, treccia a sinistra (caricare 3 maglie sul ferro ausiliario e spostarlo in avanti, lav 3 dir, lav a dir le 3 maglie del ferro ausiliario; ripetere la procedura per 2 volte), 3 dir, 1 rov, 3 dir
R7: 3 dr, 1 rov, treccia a destra (caricare 3 maglie sul ferro ausiliario e spostarlo dietro, lav 3 dir, lav a dir le 3 maglie del ferro ausiliario; ripetere la procedura per 3 volte), 1 rov, 3 dir
Foglioline intrecciate
Vuoi cimentarti in qualcosa di più difficile, ma dal risultato molto più elegante e particolare?
In questo caso puoi provare il punto con foglioline intrecciate che Lisa ha usato per il suo maglione; non ti spaventare perché è più facile di quello che pensi! Ti basta solo fare attenzione ad alcuni passaggi…
Devo dire che personalmente mi ha già conquistata, sarà per quella linea in rilievo che impreziosisce il lavoro...
In ogni caso, per ottenerla anche tu devi ricordarti che la treccia si sviluppa su multipli di 11 m + 4. Per il nostro esempio realizziamo 2 trecce allo stesso tempo, come nel video tutorial.
Avv 22 m + 4 m
R1: 4 rov, 2 dir, lav il punto “3 m in 1” procedendo in questo modo: lavora a dir la maglia senza sfilarla dal ferro, fai un gettato facendo passare il filo da dietro verso avanti, lavora 1 altro dir prendendo la “gambetta” dietro della m a sinistra, poi sfila tutto e avrai 3 maglie in una. Prosegui passando 1 m senza lavorarla, di nuovo il punto 3 m in 1 (seguendo le istruzioni appena esposte), 2 dir, *4 rov, 2 dir, 3 m in 1, passare 1 m, 3 m in 1, 2 dir,* 4 rov.
La sequenza che si ripete per ogni freccia è quindi quella contenuta negli asterischi *…*. Ricordati che alla fine della sequenza di trecce ci sono sempre le 4 maglie di bordo.
R2: lav tutti i punti a rov, ma i punti 3 m in 1 vanno solo passati sull’altro ferro, tenendo il filo davanti.
R3: *4 rov, spostare 2 m sul ferro ausiliario e lasciarlo dietro al lavoro, lav a dir l’intero punto 3 m in 1 come se fosse una diminuzione, lav a dir le 2 m spostate sul ferro ausiliario, 1 dir, spostare l’intero punto 3 m in 1 sul ferro ausiliario e lasciarlo davanti al lavoro, 2 dir, lav a dir da dietro le 3 m in 1 del ferro ausiliario*, 4 rov.
R4: lav tutte le m a rov, senza eccezioni.
Al termine della quarta riga bisogna ricominciare per far consentire al motivo di svilupparsi anche in altezza.
Queste erano le nostre tre proposte con il punto treccia, dalla più classica, alla più difficile.
Hai già scelto quale provare?
Alla prossima!
Julia Volta
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